Muri che parlano

2020-10-05T20:58:59+02:00Ottobre 5, 2020|20(21) grammi, Comunicazione|

Instancabilmente attivi dal 2006 il collettivo di StarWalls ha collezionato – prima sul blog e poi tramite mostre, un libro e sui social – migliaia di foto low-fi di scritte sui muri.
Un monumento alla creatività, all’intelligenza, all’arguzia e, a volte, alla follia che trovano espressione in questa diffusa forma di comunicazione più o meno urbana. “Muri bianchi, popolo muto” è il loro slogan, la loro missione documentare questi gesti di urgenza comunicativa senza pre-giudizi, facendosi sempre sorprendere dalla loro anonima saggezza.
Alla nostra intervista hanno risposto a modo loro, come solo “appassionati lettori dei muri della città” saprebbero fare.

La cosa più bella che hai visto succedere durante il lockdown?

La cosa più strana che hai fatto su un balcone? La cosa più impossibile che hai fatto via chat?

La migliore ispirazione in quarantena?

Non avresti mai pensato di usare ancora…?

La serie tv che ti ha aiutato nel tunnel?

ma nello stesso tempo devo ammettere…

Come vedi il 2021, personalmente e professionalmente parlando?

Cosa vorresti portare con te del mondo pre Covid-19 e cosa invece vorresti lasciarti alle spalle?

La (ri)scoperta o una nuova abitudine ai tempi del lockdown che vorresti portare con te nel 2021?

Un’idea per rispondere ai nuovi scenari post emergenza nel tuo campo professionale?

Tre parole nuove su cui puntare?

Mai più senza…?